Il messaggio di Fausto Viviani, portavoce del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna
La Riforma del Terzo Settore e l’attivazione delle procedure per l’iscrizione al Registro unico stanno mettendo in grave crisi le associazioni di promozione sociale e volontariato della nostra regione. Si tratta di un patrimonio fatto da decine di migliaia di associazioni che sono state determinanti durante la fase acuta della pandemia e nei percorsi di accoglienza dei profughi ucraini, così come sono da sempre presenti nella vita quotidiana delle nostre comunità.
Un patrimonio al quale danno valore e concretezza le azioni quotidiane di migliaia di cittadini e cittadine della nostra regione e che trovano il massimo riconoscimento all’art. 18 della nostra preziosa Costituzione.
Una grave crisi che ci viene quotidianamente rappresentata e alla quale appare ogni giorno più difficile far fronte, sia come reti associative che come singole realtà e che vede le nostre risorse umane ed economiche “distratte” dagli impegni formali per fra fronte ai vari adempimenti burocratici sempre più complessi e di realizzazione problematica, per non dire impossibile.
Nel contempo i tempi e soprattutto le norme applicative della Riforma del Terzo Settore, invece di promuovere e sostenere le attività delle associazioni, appaiono sempre più un ostacolo al funzionamento e allo sviluppo delle loro nostre attività. Infine le proposte, in discussione in Parlamento per estendere la scelta del 5 per mille ad altre istituzioni che non appartengono al Terzo Settore, rischiano di rendere ancora più fragile e difficoltoso il futuro delle associazioni.
Per tutte queste motivazioni e per condividere le nostre preoccupazioni è nostra intenzione richiedere con urgenza un incontro con la Presidenza della Regione Emilia-Romagna, anche allo scopo di attivare tutti i percorsi politici e normativi che consentano alle associazioni di poter transitare nel nuovo registro e contemporaneamente rilanciare la Riforma, come leva e promozione dello sviluppo delle comunità e, al loro interno, di tutte le organizzazioni del Terzo Settore.
Fausto Viviani
Portavoce Forum Terzo Settore Emilia-Romagna
Infatti, siamo al punto che le Associazioni rischiano di dover assumere un ragioniere e un informatico per far fronte agli adempimenti sia con Teseo e anche con il nuovo software gestionale per associazioni.
Per il Centro Sociale Il Delfino A.P.S. Forlì
Il Presidente
Gianfranco Mazzolani
Alla faccia della semplificazione, tanti piccoli centri non riescono a seguire le direttive imposte si corre il rischio che tante piccoli circoli, ma importanti per le comunità locali, debbano chiudere perchè impossibilitati a gestire quanto imposto dal Terzo settore.
Per il centro sociale Ariosto A.P.S. di Stellata (FE)
Il V/Presidente
Anderlini Daniele
centro sociale orti crocetta odv parma 30/06/2022
Mi associo ai commenti di difficoltà, che ogni centro deve fare per ottemperare alle fasi burocratiche sia Teseo e
nuovo gestionale, da considerare il fatto che tanti di noi soci ha superato la settantina.
per il centro sociale orti crocetta odv di parma
Il presidente
Alberto Restani
Ancescao è ben consapevole delle difficoltà a cui ogni Centro va incontro in particolare dal punto di vista burocratico. Per questo motivo Ancescao ER sta lavorando sia all’interno del Forum di cui è socio e nei confronti della nostra associazione per creare le condizioni per il superamento di queste difficoltà.
Il nostro obiettivo è che nessuno resti indietro o da solo.
CENTRO SOCIALE ANZIANI DI CAMPOSANTO APS
Siamo un piccolo Centro, ma attivo e importante per il nostro paese. Mi associo nel dire che siamo in grosse difficoltà per il nuovo piano gestionale, considerando la nostra età. non so se riusciremo ad andare avanti.
Non ci possiamo permettere di pagare un ragioniere.
Il Presidente
Laura Lombardi