di Franco Cattabriga (*)
ANCeSCAO regionale ha scelto di accompagnarlo attivamente.
Qualche anno fa abbiamo individuato un percorso che ci aiutasse a comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo a livello sociale, in particolare tra nostri associati.
Il Covid, con i disastri che ha provocato, ha accelerato il percorso che stiamo facendo, apportando modifiche e tempistiche adeguate. Nel quadro di cambiamento generale ci siamo soffermati sul capitolo dell’allungamento della vita delle persone e di come poterle accompagnare contribuendo a soddisfare alcuni bisogni e contemporaneamente a impostare la ricerca di luoghi e servizi atti al loro soddisfacimento.
Analizzando ora il lavoro che i nostri ricercatori hanno fatto, abbiamo ancora una volta di più la conferma di quanto sia affascinante e insostituibile il lavoro che i nostri volontari e collaboratori fanno ogni giorno al Centro sociale.
La ricerca ha messo in luce, e questo è per noi motivo di grande soddisfazione, che le persone che hanno smesso di frequentare i nostri luoghi aggregativi, non lo hanno fatto per motivi di incomprensioni o per non sentirsi accettati, anzi si intravede nelle loro risposte una certa sofferenza a questa scelta temporanea che hanno fatto, ma la paura supera e domina ancora i loro sentimenti.
Ecco, dobbiamo concentrarci su questo sentimento! Stiamo lavorando a “collettivizzare“ quanto stiamo apprendendo.
Pensiamo che esperienze di apertura e collaborazione con altre associazioni di volontari, che avvengono già da tempo, debbono essere incoraggiate e incentivate.
Pensiamo che organizzarci per dare servizi che aiutino i nostri soci ad avvicinarsi sempre più al digitale sia un percorso utile. Cerchiamo di comprendere, tenendo sempre ben presente i dati di partenza, il percorso delle Case di Quartiere. Intravediamo in questo percorso elementi politici che ci incoraggiano e che ci portano a prestare attenzione alle future Case della Comunità.
Convinti, contemporaneamente, che le Case di Quartiere sono una parte del lavoro che ci attende, lavoro che impegna diverse Associazioni nella lettura dei bisogni di un territorio vasto e che necessita di grande collaborazione con le Amministrazioni pubbliche. ANCeSCAO regionale è però consapevole che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione anche al vasto mondo dei nostri Centri, collocati in grandi agglomerati, in medi centri urbani come in piccole zone periferiche, tutti quanti tesi a rispondere alla domanda iniziale.
In questo percorso di studio ci siamo avvalsi della collaborazione di ARCI regionale, associazione che non necessita da parte mia, di spiegare a chi legge, l’importanza e il lavoro che svolge questa grande associazione nella nostra regione. Abbiamo, assieme, lavorato bene, le motivazioni iniziali erano uguali, i risultati e la lettura di questi dati progettuali, li stiamo analizzando. Il mio auspicio è che da questo lavoro progettuale, si possano individuare elementi di continuità collaborativa.
(*) presidente ANCeSCAO Emilia Romagna
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