Lodevole iniziativa della Regione Emilia Romagna per la lotta contro la povertà. Sabato 16 settembre 2017 alla presenza del premier Gentiloni è stato firmato il “Protocollo regionale sull’attuazione delle misure contro la Povertà”, con sindacati, Forum del Terzo settore (di cui ANCeSCAO fa parte), Caritas, Federazione italiana degli Organismi per le persone senza fissa dimora e Banco Alimentare.
La vicepresidente Elisabetta Gualmini lo ha definito “Un vero e proprio Patto, il primo di questo tipo in Italia, con cui si apre la strada a un nuovo modello di welfare”.
Il Reddito di Solidarietà, approvato nei mesi scorsi è uno degli atti più significativi dell’intera legislatura ed è lo strumento messo in campo per contrastare la povertà delle famiglie e andrà
a supportare il Reddito d’Inclusione.
Legge molto importante poiché vuole dare una risposta concreta a questo dramma sociale.
Partendo dalla lunga crisi economica. I dati ISTAT, Caritas, gli indici di Confcommercio sui consumi delle famiglie, ci restituiscono una crescita esponenziale della povertà negli ultimi
anni, una condizione non solo materiale, ma che attiene alla sfera dei diritti e della dignità umana che hanno creato un vero e proprio esercito di poveri.
Il relatore della legge Caliandro ha affermato: “Il Reddito di Solidarietà (RES) ha l’intento di raggiungere circa 35mila famiglie e 65mila individui nel nostro territorio mettendo a disposizione 35 milioni all’anno che andranno ad aggiungersi ai 37 previsti dal SIA nazionale. La legge ha un il carattere non assistenzialistico, bensì di responsabilità anche da parte di chi lo riceve. Prevede l’attivazione di un patto sociale per l’inclusione attiva, la ricerca di lavoro, la frequenza scolastica e si inserisce in un quadro di politiche di Welfare, tra cui in particolare la legge 14, che andranno allineate e tenute insieme, per dare risposta complessiva ad una crisi sociale non circoscrivibile ad un solo tipo di fragilità. La legge non è una misura meramente economica né un semplice bonus, ma un intervento strutturale mirato al raggiungimento di una maggiore coesione, di una comunità più giusta e integrata”.
Dal nostro punto di vista non possiamo che plaudire sia alla firma del protocollo che all’approvazione della legge. Atti estremamente importanti che introducono una misura nuovissima e unica che – per la prima volta in Emilia Romagna – andrà incontro alle condizioni di disagio delle persone anziani e sole quindi, “una risposta concreta e dignitosa a chi si trova in difficoltà”.
Per quanto ci compete, sentiamo di impegnarci affinchè nelle nostre sedi se ne discuta e soprattutto ci si impegni a diffonderlo.
Per saperne di più: sito della Regione Emilia Romagna…